Viaggiare, navigare, scrivere. La mia intera esistenza si fonda su queste tre semplicissime attività. Senza le quali probabilmente non sarei qui. Qui dove sono ora intendo, a fare tutto questo, a voler trasmettere un’idea di mondo, uno stile di vita, un approccio diverso alla quotidianità, a vivere alcune emozioni che per me sono fondanti e fondamentali. E perché no, magari a contagiare qualcuno con tutto questo.
Credo che tutto abbia origine dalla necessità di provare quella sensazione di libertà. Parola complessa, tra le più difficili da spiegare, perché il solo atto di definirla significa relegarla a un significato unico che essa non ha. Perché con la libertà abbiamo mosso guerre personali e comunitarie, lotte di classi, lotte interiori, abbiamo immaginato il futuro e riletto il passato. Ce la mettiamo in bocca e la usiamo egoisticamente per… tutto. Siamo scesi dagli alberi in quell’Africa che oggi si guarda con così tanta distanza, diffidenza e indifferenza, dimenticando che quella è stata la nostra culla ancestrale, e da lì abbiamo scelto sempre la libertà, ogni gruppo la propria, ogni individuo la sua.
La mia libertà è… Con questo video cerco di spiegarvi la mia libertà. Quella delle piccole cose, delle fughe fuori porta quella che mi prende lo stomaco solo a guardare il mare, l’orizzonte, quella che sento sul viso a vele spiegate, quella. La mia personale piccola concezione di libertà.