Ci vuole culo a diventare grandi. Ce ne vuole molto. Ci vuole che quel caso divinatorio o fatale ci conceda una sequenza ininterrotta di proroghe alle migliaia di cazzate che possiamo fare. E allora, quando leggo di morti premature, mi è inevitabile pensare alle centinaia di volte che ho evitato quella sorte. Ho perso il conto in quante situazioni sono scampato alla vecchia signora per il rotto della cuffia. Sono un sopravvissuto, lo siamo tutti e vi tolgo dall’impiccio, non è per merito o demerito di nessuno, ben che meno di noi stessi. Siamo ancora qui perché ce la stiamo facendo al meglio delle nostre possibilità, perché in questo complessissimo e interconnesso mondo, sempre più costretto dalle fitte maglie di un sistema dominante, abbiamo la capacità di muoverci in un centimetro di “libertà”. In quella scelta così personale s’intrecciano quelle di ogni elemento costituente la vita sulla Terra. Allora sì, ci vuole proprio un gran culo a diventare grandi. Siamone grati, non va sempre così.
Fonti: Trentino; L’Adige; il Dolomiti;