M(ilioni)49

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«E se M49 non fosse un orso, ma la reincarnazione animale dei famosi M(ilioni)49 che la Lega si è intascata e che guarda caso proprio una giunta a trazione leghista sta cercando di fare propri per nasconderli sotto un tappeto di manto boschivo in Slovenia, nazione nella quale hanno appena deliberato l’abbattimento di 200 orsi? Sarebbe un modo pratico per mettere a tacere la questione soldi definitivamente».
Battute del genere tra il non-sense e il reale personalmente mi piacciono molto. Fanno ridere perché, avendo i riferimenti giusti, si può accedere di netto allo scarto semantico che suscita ironia e quindi il riso. Ma c’è un problema: quella qui sopra non è un’informazione. È una battuta, satirica su per giù. Quindi, miei cari, non la si può prendere per salire sulle barricate delle proprie ideologie e scagliare anatemi contro X e Y. Non si possono confondere i due piani.
Ho letto molto in rete di M49 e poca roba vera, tanta e tanta e tanta acqua al proprio mulino o poco più. Tutte opinioni, legittime per Zeus, ma che non si fondano sulle informazioni corrette. Ecco che, stento a crederlo, mi tocca salvare i quotidiani locali che stranamente hanno riportato in modo pulito i fatti (Qui, qui, qui, QUI, qui, QUI, QUI, qui, qui, qui, qui, QUI, qui, qui, ecc.). Da questi potete farvi un’opinione, sia i cacciatori, sia gli animalisti. Per una volta era meglio leggere chi l’informazione la tratta per mestiere. Detto questo, a caratteri generali: M49 è un orso, è un animale, è un essere vivente consapevole di ciò che è, inconsapevole delle azioni che fa. Ha preso “confidenza” con l’uomo. Non ci va a birrette, sia chiaro, ma ha imparato ad avvicinarsi, cosa che di sua natura un orso non fa. Come ha imparato? Ne ho scritto qui dopo che un signore si è trovato a 30 centimetri dalla faccia di un’orsa. Sostanzialmente, ancora una volta, la colpa è nostra, di chi ama gli animali e li vuol vedere da vicino per fotografarli e di chi vuole imparare a conoscerli per cacciarli o per creare un caso che ne permetta la caccia. Tutte e due le barricate han fatto i danni. Non l’orso. La soluzione? Deve contemplare il fatto che l’orso dovrà re-imparare (se possibile) la distanza dall’uomo, che non ne ha colpa, che l’uomo impari a conoscere la montagna, il suo ambiente e chi legittimamente ci vive, orsi compresi. Si dovrà fare in modo di ristabilire quel naturale equilibrio che l’uomo ha spezzato. E lo dovrà fare l’uomo con rispetto e sapienza.
E pro futuro, le ideologie, sia quelle condivisibili che quelle non condivisibili, non possono prescindere dal fatto e dalla situazione oltre che dal contesto e dagli attori in gioco. Altrimenti è solo una guerra a chi ce l’ha più lungo e non aiuta la diffusione di un’idea o di un’altra.

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