Questo percorso è molto semplice e permette di passare una giornata diversa senza fare troppa fatica immergendosi comunque in un contesto alpino rilassante, tra natura, boschi, ampi prati, animali, laghi artificiali e imponenti dighe. I bambini si divertiranno andando alla ricerca di suggestive statue incise su tronchi e alberi e si impressioneranno a guardare la vertiginosa parete della diga.

Per questa passeggiata ci siamo diretti in Trentino in Vallarsa spingendoci proprio sul fondo della vallata al confine con il Veneto. Qui il paesaggio è incantevole e le Alpi mostrano gran parte della loro meraviglia incontaminata. Sono luoghi impervi, non facilmente raggiungibili se non per strade tortuose a picco sulla valle. Tutto, anche il viaggio in macchina si è rivelato essere particolarmente bello. Ci ha incantato fin dai primi istanti l’ingresso in Vallarsa da Rovereto. Provenendo dall’A22 Brennero-Modena consigliamo l’uscita Rovereto Sud. Tenete per Rovereto e seguite le indicazioni per l’ospedale. Poi seguite Schio – Vicenza e vi inoltrerete in Vallarsa. Che la prendiate sulla destra Leno (il torrente che nei millenni ha lavorato i versanti montani) o sulla sinistra Leno, non vi potrete sbagliare. Suggestione, boschi, infinite pinete e paesini arroccati. Il tempo scorre più lentamente in queste zone e la gente del posto racchiude in un solo sguardo la sapienza millenaria di chi lì vive e sopravvive. Il comune di Vallarsa è un paese di 1409 abitanti a 724 m s.l.m. diviso in numerosissime frazioni. È soprattutto conosciuto per il Monte Pasubio teatro di battaglie sanguinose durante la Grande Guerra. In tutta la Vallarsa, infatti, si trovano diverse testimonianze di quest’epoca e se siete appassionati di storia non vi resta che aggiungere queste tappe al vostro itinerario facendo sosta obbligata al ricco e prezioso Museo della Guerra di Rovereto (proprio all’imbocco della Vallarsa). Oggi, invece, questa zona è diventata meta di pellegrinaggio. Il “Sentiero della Pace” delle Piccole Dolimiti di Vallarsa porta fino alla vetta del Pasubio e incrocia il Sentiero europeo E5 Costanza-Verona.

La nostra destinazione è invece Malga Streva, una piccola cascina nella quale poter acquistare qualche formaggio e stuzzicare un buon piatto. Causa Covid-19 noi l’abbiamo trovata chiusa, ma vi assicuriamo che rimarrete più che sodisfatti. Proprio da Malga Streva ha inizio il sentiero di Nonno Fo. Un percorso ad anello della durata totale di 50 minuti che vi immergerà nei boschi limitrofi.
Vi basterà seguire le indicazioni ben segnalate.
Abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in un grazioso gruppo di capre. Ci hanno seguito per un piccolo tratto del percorso, brucando attorno ai nostri piedi e facendoci tanta compagnia. Con loro, nelle vicinanze, c’era anche il cane pastore e il pastore stesso intento a fare legna.
Anche questi piccoli imprevisti fanno parte della Vallarsa che sa mostrarsi genuina e incontaminata, saldamente ancorata alle antiche ricette di vita di una volta.

Camminando lungo il tracciato di Nonno Fo dovrete aguzzare la vista e cercare le varie sculture realizzate dalle sapiente mani di un artigiano locale. Alcune sono molto piccole, altre decisamente enormi e altre ancora si nascondono proprio per essere trovate dai grandi e piccoli esploratori. Affascinante e decisamente emozionante per i bambini, è la spada nella roccia che potete vedere nel video.
Delizioso, simpatico e molto cartoonesco è Nonno Fo, ma non ve lo mostreremo per lasciarvi a voi l’effetto e la magia della scoperta! Merita! Cercatelo bene. Qui anche le piante hanno un nome e se non hanno un volto hanno l’imponenza della storia.

Concluso il percorso di Nonno Fo rilassatevi al tavolino o sul soffice manto erboso nei pressi di una vecchia chiesetta oramai distrutta i cui ruderi lasciano spazio a mirabolanti scenari. Lì troverete anche il diario sul quale lasciar scrivere ai piccoli escursionisti le emozioni che hanno provato o un pensiero per salutare chi questo posto lo mantiene curato, in ordine e ricolmo di fantasia.
Dopo la sosta il nostro consiglio è di proseguire per il lago di Speccheri.

Le opzioni a vostra disposizione sono due. Ritornando verso l’inizio del sentiero di Nonno Fo prendete il bivio per “Lago” e in circa un’ora di camminata arriverete al lago artificiale. Passeggiando lungo gli argini ammirerete la maestosa diga.
In alternativa spostatevi con la macchina fino al parcheggio lungo la statale del Kiosko Poiani. In 2 minuti di camminata raggiungerete una perla nel bosco: il laghetto di Poiani proprio antistante il Kiosco Poiani.

Da lì potrete ammirare l’immensa e profonda parete delle diga del lago di Speccheri.

Nonno Fo
Durata anello: 50 min
Dislivello: 30 metri (pianeggiante)
Passeggino: Non consigliato, ma non impossibile
Zaino porta bimbi: sì
Ristoro: Malga Streva
Diga Speccheri
Da Statale: 5 minuti
Da Nonno Fo: 1 ora e mezza (Il lago dista un’ora dal sentiero)
Ristoro: da Statale Kiosko Poiani
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è il mio sentiero, me lo segno , grazie
Splendido scenario. Grazie per aver condiviso l’ennesima avventura insieme a noi. Percorreremo gli stessi percorsi molto presto, incuriositi dal racconto.