Siamo arrivati all’inevitabile, alle fasi finali del braccio di ferro tra le due fazioni politiche attualmente al governo. I sorpresi per una situazione simile si sono persi la chiusura del Def (Documento di economia e finanzia dello Stato) della scorsa legislatura e il contratto di governo dell’attuale. Grazie a quanto programmato dal precedente governo, i
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La mia generazione è quella del «Dai! Ci provo», «Dobbiamo provarci», in una sequenza ininterrotta di esclamazioni propositive destinate a perdersi in un mare magnum di insoddisfazioni che siamo portati a vedere come tali. Non arriviamo al punto, a quel sognato traguardo, perché il raggiungimento dello stesso ci proietta in una nuova frustrazione, superata, nel
La politica non è una cosa pulita. Vi ho tolto il dubbio. Non esistono sgrassatori chimicamente studiati per renderla scintillante nel rispetto dei cittadini. Non esistono partiti, movimenti, club del tarassaco, fondazioni del trisac che siano in grado di rendere questo sistema etico e pulito. Chi crede di poterlo fare non sa cosa sia la
Straordinario il genere umano innanzi alle tragedie. Può mobilitarsi per risolvere situazioni al limite del possibile o può esprimersi come un gregge messo in riga da un cane pastore. Sulla vicenda del Carabiniere ucciso (perché da quando è morto lo si chiama così e non con il suo vero nome che è Mario Rega Cerciello)
Sono fermamente convinto che questa sia l’epoca del timore. Non più timorosi verso un dio onnipotente e onnipresente. Spaventati a morte da noi stessi, da quello che facciamo e dalle conseguenze delle nostre azioni. Si preferisce fare quello che fanno tutti, andare dove vanno tutti, dire quello che tutti dicono, pensare quello che pensano tutti.
Avevo 12 anni il 20 luglio del 2001. Troppo piccolo per andare al G8 di Genova, non troppo per seguire la vicenda. A distanza. E questo è il nocciolo della questione. La distanza. Ricordo lo spirito del movimento “no global”, traguardo storico per vastità e trasversalità di associazioni aderenti. Si mobilitarono pure i cattolici. Alcune
«E se M49 non fosse un orso, ma la reincarnazione animale dei famosi M(ilioni)49 che la Lega si è intascata e che guarda caso proprio una giunta a trazione leghista sta cercando di fare propri per nasconderli sotto un tappeto di manto boschivo in Slovenia, nazione nella quale hanno appena deliberato l’abbattimento di 200 orsi?
A tutti piacciono le storie. È un dato di fatto. Raccontare, raccontarsi o confrontarsi con quello che ci sta innanzi, ci emoziona. Sia essa gioia, rabbia, invidia, compassione o condivisione. Come umanità ne siamo ossessionati. Dall’evento o fatto quotidiano, dalla fantasia narrativa, dalle storie personali, umane, politiche, globali, filosofiche, scientifiche ecc. Non ci sono limiti.
Niente va mai come avremmo voluto che andasse. Eppure sono pressoché infinite le minute occasioni che alleggeriscono l’esistenza. Dettagli. Sguardi. Parole. Paesaggi. Frasi. Risate. Anche pianti. Disperazioni e quel maleodorante senso di impotenza. Attaccatevi. Attaccatevi con le unghie e con i denti. Attaccatevi a queste minuscole briciole di occasioni e fatele vostre, tenendovele strette contro
È una parola che si pronuncia di rado, relegata a nome per animali domestici, imbarcazioni, progetti umanitari. Nel quotidiano “speranza” si è fatta flebile presenza, sottile, quasi invisibile, appena appena percettibile. La speranza non esiste più. Per me è un dato di fatto. Ce la raccontiamo: «Dobbiamo avere speranza per le sorti del mondo, per