Le sirene dell’ambulanza che si stanno avvicinando mettono sempre un certo brivido. Sussulto, penso che potrebbero essere dirette verso qualcuno che conosco. Mi chiedo chi. Annunci
Categoria: Opinioni personali contro l’umana stirpe
Una giornata terribile. Ne sono successe di tutti i colori, ma non vi ammorberò con la storia della mia vita. Quanto sono due ore?
Sono le sensazioni che più non capisco, credo di aver perso il conto dei giorni, ormai è tutta una routine, mi alzo e il cielo plumbeo mi irride, con una tazza di caffè fumante tra le mani poggio il palmo sulla finestra, quasi volessi toccare l’acqua, pioggia che bagna e che lava, vorrei che mi
Due corpi lontani che struggono le menti su di un legame (fallace?) per un morboso senso di rispetto
allora qualcosa è andato davvero storto. I recenti attentati di Parigi che nella notte tra venerdì e sabato hanno provocato la morte di oltre 120 persone rappresentano un punto di svolta epocale per il vecchio continente. L’Europa occidentale vive il suo 11 settembre, evoluzione terroristica di ben altra natura rispetto a quel mai troppo lontano
Non siete mai stati marinai se non vi siete persi in mezzo al mare, con la compagnia insidiosa delle onde che si infrangono sullo scafo e che sembrano indicare una rotta, mentre il vento ulula in altre vie e sulle vele portanti costringe il timone. L’orizzonte è curvo in lontananza, una leggera linea a distanza
Mi piace leggere quei libri che iniziano con la calda voce del narratore protagonista. Quando si sente la tranquillità e la pacatezza di chi il viaggio l’ha ormai concluso e sa che tutto è andato per il meglio. Mi piace immaginarlo, ancora sporco e sfiancato dalle innumerevoli fatiche, poggiarsi goffamente sulla sedia antistante la scrivania
Leggo un post sulla bacheca facebook di un mio amico, nulla di che, un articoletto di Alessandro Gilioli sul suo blogautore di L’Espresso. L’articolo scorre veloce su un tema assai attuale e spinoso come la tolleranza e l’intolleranza etnica. Nella fattispecie riporta quello che è successo la mattina del 29 maggio a Roma dove i
Scrivo una poesia perché se in questo momento dovessi scrivere un racconto ci sarebbero solo bip in sottofondo. Passeggio per le vie del paese natale con mia madre che tiene il passo. Al mio fianco il mio Bau. Dolce, buono, bello assai. Poi d’un tratto un bambino si spaurisce vedendo il cane fargli le feste.
Nella sala delle interviste è il turno del secondo personaggio, un tipo irrequieto con una strana luce negli occhi. Il volto scavato e lo sguardo assorto nei propri pensieri ne hanno fatto un candidato ideale per “Il Mattatoio” «…» «toc-toc-toc-toc» «…» «toc-toc-toc-toc» “Battono sul vetro insistentemente. Come se loro potessero in qualche modo forzare la